15 giugno 2024
Lo sport riveste un ruolo importante nello sviluppo fisico, psichico e sociale della persona; consente di approfondire la conoscenza del proprio corpo, delle proprie potenzialità, ma anche dei propri limiti. In particolare, è un elemento fondamentale per le persone con disabilità in quanto è un’opportunità di crescita e formazione che permette di raggiungere anche un importante benessere interiore anche dopo eventi traumatici e non che possono cambiare la vita. Praticare discipline sportive è sicuramente utile sia a livello fisico che psicologico: aiuta infatti a ritrovare la propria autonomia, realizzarsi a livello sociale, recuperare e rafforzare l’autostima, oltre ad avere la valenza, spesso, di un percorso riabilitativo in grado di aumentare le performance motorie e psicofisiche. All’interno del mondo sportivo, inoltre, le interazioni che si instaurano sono molteplici e di diverso tipo: si entra in contatto con l’allenatore, con i compagni, nel caso degli sport di squadra, e con gli avversari; e questa vasta gamma di relazioni e connessioni consente al soggetto di sperimentare e sperimentarsi nella gestione di diverse tipologie di emozioni e di eventuali conflitti relazionali permettendogli di ri-calibrare il modo di porsi nei confronti del contesto sociale in cui vive e si muove e delle persone con cui interagisce.
I rapporti in ambito sportivo spingono anche a riconoscere i ruoli e gli scopi, aiutando la costruzione di un’identità personale che in certi casi viene compromessa dagli eventi della vita. Ne consegue quindi che la pratica sportiva, per una persona disabile rappresenta anche un momento importante di reinserimento e inclusione in un contesto sociale ad ampio spetro.
Il fenomeno sociale “sport e disabilità” quindi può essere analizzato in due aree ben definite: quella nella quale lo sport ha assunto e assume una funzione curativa-riabilitativa contribuendo peraltro a migliorare non soltanto le aspettative ma anche la qualità di vita dei soggetti disabili (si pensi ad esempio ai benefici apportati dalla corsa in carrozzina, la quale contribuisce a una più elevata competenza e velocità nell’uso della sedia a rotelle). In questa direzione quindi l’attività sportiva svolge una funzione di ripresa, recupero, e incremento delle “nuove” competenze motorie e psico- motorie facendone accettare le differenze rispetto agli stereotipi funzionali ritenuti “fisiologici” e/o al passato.
E la sfera “inclusiva”, per la quale lo sport ha rappresentato e rappresenta tutt’ora un valore di riferimento soprattutto in riferimento ad aspetti unici legati alla persona umana, quali l’originalità, l’autenticità e la libertà, ma anche il talento, la determinazione e il coraggio.
In quest’ottica il termine “inclusione”, evidenzia quindi una permeabilità e scambio tra soggetti, anche con abilità motorie, intellettive e psicologiche diverse, che portano e sviluppano una crescita continua e costante di ciascuno di essi.
Ed è proprio nello sviluppo costante di queste sfere che lo sport dei disabili, soprattutto negli ultimi anni ha raggiunto un livello di eccellenza, arrivando addirittura a ‘competere’ non soltanto dal punto di vista mediatico e da quello economico, ma addirittura talora anche in quello dei risultati agonistici, con lo sport praticato dai normodotati.
Dallo sviluppo di queste tematiche è nata l’idea di organizzare un convegno che potesse affrontare e sviluppare sia la sfera curativa-riabilitativa, attraverso le relazioni di esperti e tecnici del settore in grado di estendere le conoscenze sugli gli effetti positivi e negativi sull’atleta disabile, dello svolgimento di una pratica sportiva.
Ma anche la sfera relazionale-sociale attraverso la testimonianza di atleti disabili di altissimo livello in grado.
Il tutto organizzato in un centro socio-sanitario riabilitativo come il CR2 Sinapsi, unico a livello nazionale.
ATTENZIONE!
L'EVENTO E' GRATUITO, PERTANTO NON SARA' NECESSARIO EFFETTUARE ALCUN VERSAMENTO ANCHE SE RICHIESTO DAL SISTEMA AUTOMATICO DI CONFERMA ISCRIZIONI
Sede del Corso: Centro CR2 SINAPSI Cremona Via Serio 1/10
PROGRAMMA
08:30 - 09.00: Registrazione partecipanti
09.00 - 09.45: Saluti Istituzionali e Introduzione lavori
Parte Prima
09.45-11.00: Quando la disabilità diventa un’opportunità: testimonianze di atleti nazionali e internazionali
Moderatore: Ing. Alceste Bartoletti
Efrem Morelli: N
Giovanni Zeni: Capitano della squadra di tennis in carrozzina della società Baldesio (Cremona) premiato quale miglior giocatore regionale di categoria per il 2023.
Davide Parma: Giocatore di Baskin nella squadra di Baskin di Cremona. Premiato quale miglior atleta nel 2023.
Roxana Solomon: Atleta paralimpica di spada e sciabola
11.00 - 11.30: Tavola rotonda
11.30-11.45 Coffee Break
Parte Seconda
11.45 - 13.00: La gestione multidisciplinare dell’atleta disabile: la parola ai tecnici Moderatore: Dott.ssa Annamaria Ottolini – (Cristian Carubelli)
Relatori:
Medico Specialista:
Dott.ssa Emiliana Bizzarini: Fisiatra presso Medicina Fisica e Riabilitazione – Unità spinale Azienda sanitaria
universitaria Friuli Centrale (ASU FC) – Classificatore Funzionale del Comitato Paralimpico Italiano: “I benefici
dell'attività sportiva nell'atleta disabile”.
Fisioterapista:
Dott.Gennari Nicola: Fisioterapista-Responsabile della Fisioterapia del Settore Sanitario Paralimpico Strada FCI:
“La gestione dell’atleta paralimpico nelle competizioni internazionali”
Preparatore atletico:
Dott. Andrea Fiorin: Laureato in Scienze Motorie – Preparatore Atletico Nazionale Italiana calcio a 7 per Atleti
Cerebrolesi: “Performance e classificazioni dell’atleta con cerebrolesione: il Paradosso”
Allenatore:
Dott. Francesco Longhi – Allenatore squadra di “Baskin” di Cremona: “Come gestire una squadra di atleti con
disabilità diverse”
13.00 - 13.30: Tavola Rotonda
13.30 - 14.00: Test ECM e chiusura lavori
Ing. Filippo Ruvioli: Presidente Fondazione “Occhi Azzurri” – Progetto CR2 Sinapsi Dott. Pietro Ginevra: Socio-Fondatore Associazione “Gli Amici di Roby”