29 ottobre 2021
Il concetto Bobath è un approccio problem solving rivolto alla valutazione e al trattamento di persone con disturbi del movimento, del controllo posturale e della funzione, causati da una lesione del sistema nervoso centrale.
Questo approccio alla riabilitazione dell’adulto con danno neurologico acquisito origina dal lavoro di Berta e Karel Bobath e si è evoluto nel corso degli ultimi 60 anni. Il razionale per la sua applicazione affonda le radici nelle attuali conoscenze neuroscientifiche relative al controllo motorio, all’apprendimento motorio, alla plasticità neurale e muscolare e nelle attuali conoscenze biomeccaniche. Il Concetto Bobath è un approccio manuale e la facilitazione è l’elemento caratterizzante che rende unico questo modello di trattamento diversificandolo dalle restanti metodiche. Si basa sull’handling esperto del fisioterapista, ma considera gli effetti terapeutici connessi alla scelta del compito e alle sue caratteristiche, nonché al ruolo dell’ambiente. La facilitazione deve essere costruita su misura in base alle potenzialità del paziente e in linea con i principi che guidano e sostengono la plasticità neurale e l’apprendimento motorio.
L’obiettivo del corso è sviluppare il ragionamento clinico e il confronto con docenti di grande esperienza clinica per maturare competenze tecniche volte ad implementare la capacità di massimizzare l’efficacia dell’intervento neuroriabilitativo in differenti quadri clinici secondari a lesione centrale.
In collaborazione con:
Prima giornata
8.30-9.00 Registrazione partecipanti e presentazione obiettivi del corso
9.00-11.00 Lezione: La facilitazione dal punto di vista neurofisiologico e clinico
11.00-11.15 Coffee break
11.15-12.45: Trattamento del paziente A da parte delle docenti in sessione collettiva
12.45-13.15 Sintesi del ragionamento clinico e delle tecniche di facilitazione
13.15-14.15 Pranzo
14.15- 17.30 Laboratorio pratico tra partecipanti
Come sviluppare nella pratica clinica i principi di sommazione spaziale e temporale, di modulazione dell’afferenza sensoriale. Cosa si intende per handling terapeutico: i principi che guidano gli aspetti manuali del trattamento.
Gestire l’ambiente in chiave facilitatoria: come scegliere e costruire il set terapeutico.
17.30-18.00 Domande e discussione
Seconda giornata
9.00-10.30 Trattamento del paziente B da parte delle docenti in sessione collettiva
10.30-11.00 Sintesi del ragionamento clinico e delle tecniche di facilitazione
11.00-11.15 Coffee break
11.15-12.45: Trattamento del paziente A da parte delle docenti in sessione collettiva
12.45-13.00 Sintesi del ragionamento clinico e delle tecniche di facilitazione.
13.00-14.00 Pranzo
14.00- 17.30 Laboratorio pratico tra partecipanti:
Gestire l’ambiente in chiave facilitatoria: le potenzialità terapeutiche dei principali set posturali (supino, prono/prone standing, seduto, stazione eretta e SLS).
Il training qualitativo e quantitativo, la prova e l’errore, la misura dell’errore, la pratica variabile.
17.30-18.00 Domande e discussione
Terza giornata
9.00-10.30 Trattamento del paziente B da parte delle docenti in sessione collettiva
10.30-11.00 Sintesi del ragionamento clinico e delle tecniche di facilitazione
11.00-11.15 Coffee break
11.15-12.45: Trattamento del paziente C da parte delle docenti in sessione collettiva
12.45-13.00 Sintesi del ragionamento clinico e delle tecniche di facilitazione
13.00-14.00 Pranzo
14.00- 16.30 Laboratorio pratico tra partecipanti:
La scelta del compito: il principio del right level, la presentazione del compito frazionato o globale, la scelta dell’oggetto, la pratica indipendente. Il supporto verbale: come, quanto, quando?
16.30-17.00 Domande, prova ECM e conclusione del corso